Teatro Persiani
La costruzione dell’attuale Teatro di Recanati è stata voluta e promossa, a partire dal 1823, dal Gonfaloniere Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) insieme al marchese Giambattista Podaliri, attraverso la pubblicazione di un manifesto-programma. I lavori di costruzione iniziano tuttavia con molto ritardo, a causa delle diatribe intercorse per la scelta del sito su cui erigere lo stabile. Nella votazione per la scelta del luogo non viene accolta la proposta di Monaldo, che aveva suggerito la zona di Monte Morello, si decide invece di edificare il teatro in una zona maggiormente centrale e più vicina alla Piazza.
Il teatro riuscirà ad essere finalmente aperto al pubblico, dopo numerose traversie, solo il 7 gennaio 1840, ad opera dell’architetto Tommaso Brandoni.
Molte famiglie nobili recanatesi tra cui gli Antici, i Leopardi, i Colloredo e il Comune stesso, acquistano dei palchi che diventano così di uso privato ed esclusivo. La prima rappresentazione che ha inaugurato l’attività del Teatro Persiani fu l’opera Beatrice di tenda di Vincenzo Bellini, andata in scena nel 1840.
Nel 1898, quando il teatro è stato dedicato a Giuseppe Persiani, il Maestro Pietro Mascagni ha diretto un poema sinfonico per orchestra e quattro concerti eseguiti da cento professori del conservatorio di Pesaro, tra il pubblico anche Giosuè Carducci.
Da quel momento in avanti il teatro viene utilizzato per spettacoli teatrali, lirici, concerti, cabaret, e dagli anni ‘30 anche come cinema. Anche il grande tenore recanatese Beniamino Gigli si è esibito più volte al Teatro Persiani cantando in numerosi concerti di beneficenza e interpretando la “Tosca” nel 1923 e la “Bohème” nel 1927. Entrambi gli eventi sono ricordati da due lapidi poste nel foyer del teatro.
A partire dalla metà degli anni Ottanta il teatro vede un lungo periodo di inattività, i lavori di ammodernamento e di restauro, diretti dall’Architetto Mario Sensini, iniziati nel 1999 e conclusi alla fine del 2003, consentono di riportare alla luce l’antico splendore della struttura e delle decorazioni interne permettendo di riconsegnare il Teatro alle attività sociali e culturali della città di Recanati.
Il teatro contiene 400 posti ed è costituito da un’ampia platea a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e un loggione a galleria, un’ampia platea e un palcoscenico con il boccascena architravato e decorato con rosoni su motivi geometrici. Il foyer è a pianta rettangolare, animato da otto colonne disposte a formare uno spazio ovale. La decorazione interna dei parapetti dei palchi è differente per ogni ordine ed è realizzata in stucco dorato. I medaglioni del soffitto raffigurano quattro importanti personaggi: Vittorio Alfieri, Pietro Metastasio, Carlo Goldoni e Guido d’Arezzo.
Ultimo aggiornamento
23 Marzo 2024, 08:44